Senza titolo 2015, Tecnica mista su carta da parati 47x52cm

“Nel corpo dell’Arte” Marca – Museo delle Arti di Catanzaro, Ottobre 2019

Sergio Abramo Presidente della Provincia di Catanzaro
Rocco Guglielmo Presidente della Fondazione Rocco Guglielmo hanno il piacere di invitarLa all’inaugurazione della mostra

GAETANO ZAMPOGNA
NEL CORPO DELL‘ARTE
a cura di Teodolinda Coltellaro e Giorgio de Finis

Inaugurazione Sabato 28 Settembre Ore 18.30

Conferenza Stampa Sala Panoramica del Museo

Gli spazi espositivi del museo MARCA, dal 28 Settembre 2019 al 22 Novembre 2019, ospiteranno la mostra antologica di Gaetano Zampogna, promossa dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro e dalla Fondazione Rocco Guglielmo. L’esposizione, curata da Teodolinda Coltellaro e Giorgio de Finis e intitolata ”Nel corpo dell‘Arte ”, proporrà alla visione oltre 30 opere pittoriche, alcune di grande formato, selezionate tra le più significative della sua corposa produzione, attraverso cui l‘artista presenterà un attraversamento evolutivo del suo intenso cammino creativo che si snoda dagli anni Ottanta del secolo scorso fino a oggi. L’itinerario espositivo, infatti, offrirà alla visione le diverse fasi di ricerca dell’artista permettendo di ricostruire la sostanzialità linguistica del suo lavoro. Prenderà avvio dalle opere realizzate con Artmedia : azioni di saccheggio e appropriazione della realtà sociale, che mettono in gioco anche momenti emblematici dell’arte del Novecento, con le quali Zampogna si colloca nell‘ area d’indagine dell’appropriazionismo concettuale; proseguirà con opere in cui la puntuale interpretazione del reale diventa azione di manipolazione creativa che permette all‘artista di smascherare la potenza invasiva e pervasiva dei media nel vivere quotidiano e in cui il messaggio mediatico diventa oggetto di analisi di forte valenza etica, come in quelle che riconducono alle varie lotterie Gratta e vinci , all’Isola del tesoro, al Giocagiò, alle Carte fortunate, attraverso cui l’artista dispiega la sua raffinata partitura espressiva. Le spazialità museali del MARCA scandiranno lo sviluppo cronologico dell’opera. Essa offrirà allo sguardo attento del fruitore una fertile dimensione conoscitiva in grado di tradurre, – come spiega Teodolinda Coltellaro nel suo testo critico- “(…) l’essenza vitale del sociale che si dà nella flagranza del suo farsi, quasi di disturbo comunicativo alla stregua dei media, del loro linguaggio che ne ripete, in una ossessiva ridondanza, la specularità esistenziale . Sottolineando che- “ Nell‘ evoluzione linguistica il lavoro di Zampogna, assume una capacità d’analisi sociale, un’ identità critica che finiscono col diventare cifra stilistica. Nelle sue opere, i segni dell’arte, in quanto portatori di una propria verità sostanziale che sottende al vero (…), riescono a demistificare il sistema di segni mediali con ibridazioni creative che ne smontano il potenziale negativo. L’opera diventa luogo d’analisi, ma anche di racconto, di narrazione che scavano nel dato oggettivo smontandolo e rimontandolo secondo regole etiche che affiorano dalle distese inquiete del proprio mondo interiore.(…)Le prime “macellerie” preludono ad uno straordinario percorso di sintesi operato nella profondità del proprio Io in cui confluisce l’Io sociale. Egli vive pienamente il proprio tempo del quale è testimone disincantato, in grado di cogliere, con la sua sintassi creativa, le discrasie interne al corpo sociale, fin nella carne. (…) Con le “macellerie” Zampogna porta in scena il corpo dell’arte, il vero dell’opera. (…)E il corpo si fa carne e si offre come possibilità di salvezza.“

Giorgio de Finis, nel suo intervento in catalogo, aggiunge : “(…) Sono i colori e i pennelli gli strumenti scelti da Gaetano Zampogna per indicarci una via d’uscita, una possibilità di salvezza, ricordandoci che l’esercizio quotidiano di un fare non utilitarista, disinteressato, “inutile”, libero, può essere la chiave per combattere le istanze disumanizzanti che ci assediano. Finché c’è l’arte c’è speranza. ”
Per l’occasione è stato realizzato un catalogo bilingue ( italiano /inglese), edito da Silvana Editoriale per la collana “I Quaderni del Marca”,contenente i testi critici di Teodolinda Coltellaro e Giorgio de Finis ed un apparato biobibliografico dell’artista.